Prà dal Lac: un piccolo villaggio di montagna immerso nel verde della natura.

 

Prà dal Lac è un piccolo villaggio di montagna situato immediatamente sopra Ronzo Chienis, qualche chilometro prima di Passo Bordala.

Una delle zone tipiche di Prà dal Lac sono sicuramente le “Giazere”, anfratti nel terreno dai quali si sprigiona freddo in estate e viceversa in inverno a causa dell’inversione termica. Del fenomeno descritto se ne occupò anche lo studioso Nicolò Stenone.

Nelle immediate vicinanze del Prà dal Lac, si trovano due maneggi (uno tra S. Barbara e S. Antonio, ed uno al P.sso Bordala), un parco invernale per grandi e piccoli presso la località La Baita, dove è inoltre possibile iscriversi alla scuola di volo libero con parapendio. Si può praticare del free-climbing sulla parete denominata The Zengio’s Area, zona esposta prevalentemente al sole e quindi non molto fredda neanche nei periodi non estivi. Passeggiando dal P.sso Bordala alla località Somator si può godere di un ottima vista sulla città di Rovereto e  su tutta la Vallagarina. Da Passo Bordala, dalla Baita o da S.Barbara è possibile raggiungere le cime del   M. Biaena o del M. Stivo.

Data la vicinanza col Lago di Garda, la zona gode di una temperatura non eccessivamente fredda neanche nei periodi invernali. Da Prà dal Lac infatti, in venticinque minuti circa, si riesce a raggiungere il lago popolato da numerosi turisti ma sopratutto da molti appassionati di surf.

Passando infine per il P.sso Bordala, si riesce a raggiungere il Lago di Cei, tipico laghetto montano che riflette il paesaggio boschivo circostante e in parte ricoperto da ninfee.  In circa mezz’ora è poi possibile raggiungere la città di Trento.

Doveroso ricordare che il Monte Biaena, il Monte Stivo il Monte Creino (zona limitrofa alla località S. Barbara) e tutta la zona circostante sono stati testimoni in prima linea della Grande Guerra: dunque, è possibile visitare trincee e cunicoli direttamente sul posto oppure, recandosi al Museo della Guerra situato all’interno del Castello di Rovereto, è possibile osservare numerosi reperti dell’epoca.

“Ridente borgo ai piedi dello Stivo

rifugio per chi è stanco

in estate di voci e di colori ti vesti,

in inverno di silenzio e di neve ti ammanti,

Luciano ti è custode,

ti veglia un silenzioso Gesù osservatore.”

(Sonia Brusco)